«Il processo di applicazione del DM 270/2004 – spiega il rettore Cristiana Compagno – ha avviato, sia a livello nazionale che locale, una fase caratterizzata dalla revisione complessiva dell’offerta formativa, focalizzata su sostenibilità e validità qualitativa dei corsi di studio. A Udine, la sfida che ci siamo posti è stata quella di affrontare questo passaggio non in termini di puro “taglio”, ma cogliendo l’occasione per compiere delle scelte di rilancio qualitativo».
In particolare, «rispetto all’a.a. 2008/2009 – precisa il rettore – le facoltà hanno verificato la complementarietà di alcuni percorsi formativi e, laddove possibile, hanno progettato percorsi unici più chiari e in grado di valorizzare le sinergie nell’ottica della semplificazione e dell’efficienza dei percorsi didattici a favore degli studenti».
«Dobbiamo calibrare accuratamente l’offerta – aggiunge il delegato per l’innovazione e razionalizzazione dell’offerta didattica, Fabio Vendruscolo – cercando il punto di incontro tra le dimensioni e le caratteristiche delle risorse, innanzitutto umane, a disposizione e quelle della domanda di formazione da parte dei giovani e delle famiglie».
Manuel Massimo