Pollice ha patteggiato la pena ad un anno e otto mesi di reclusione per i reati di truffa e peculato. Gli stessi reati contestati a suo figlio odontoiatra, Giulio, e a sua moglie Paola Favaretto, che hanno patteggiato un anno e due mesi. Per il solo reato di associazione per delinquere, i tre saranno, inoltre, processati con rito abbreviato a partire dal prossimo 19 gennaio insieme ad altre sette persone. Gli altri 30 imputati per i quali sono stati ratificati i patteggiamenti sono studenti e genitori a vario titolo coinvolti nell’indagine. Nei loro confronti la pena concordata di quattro mesi è stata convertita in pena pecuniaria pari a 5.000 euro.
Secondo l’accusa Pollice con la moglie, il figlio e altri quattro professionisti – il ginecologo Giuseppe Varcaccio, il professor Maurizio Procaccini, direttore della cattedra di odontoiatria ad Ancona, il tecnico informatico Francesco Avellis ed Emanuele Valenzano, padre di uno dei candidati – avrebbero allestito per i test del 4 e 5 settembre 2007 due centrali operative da cui partivano via sms le risposte ai quesiti ministeriali. I genitori sarebbero stati direttamente coinvolti nella truffa in qualità di intermediari con le centrali operative. Gli altri 86 imputati saranno giudicati a partire dal 23 febbraio 2012 dalla prima sezione del tribunale di Bari.
Fonte: Ansa