Sapienza – Roma. Alla Sapienza sono divisi per data di nascita, ogni aula corrisponde ad un periodo temporale. Alla Facoltà di Lettere e Filosofia ad esempio sono stati riuniti tutti i nati tra febbraio –aprile 1989. Alle 9 e 17 sono ancora in fila, in attesa di entrare, mentre genitori e amici sono già seduti fuori nell’atrio generale. Arrivano le prime indicazioni: niente telefonini e obbligo di rimanere in aula fino alle 12 e 30. Poi dopo le 13 tutti dovranno consegnare il compito.
Durante l’attesa solo in pochi si confrontano tra di loro. La maggior parte preferisce concentrarsi su i propri libri. C’è chi racconta di voler provare in molte altre città e facoltà. Tra i settori più gettonati quello di scienze infermieristiche. “ Un modo per continuare a prepararsi ai test tutto l’anno e non allontanarsi troppo dalle materie studiate a Medicina”, ci confida una ragazza arrivata da Napoli e già alla sua seconda volta. E tra i “ripetenti” c’è chi ha già messo in lista una serie di città dove andare a provare: Milano, Latina, Cassino e Sassari. “Quest’anno – ci raccontano in molti – le proveremo tutte. Biologia, veterinaria, odontoiatria…”.