Nella mattinata di ieri alcuni studenti in assemblea al liceo Caravallini,nel quartiere di Monte Verde a Roma, sono stati aggrediti, insieme agli insegnanti, da una ventina di persone riconducibili, secondo i testimoni, “alla comunità ebraica di Roma”. L’assemblea studentesca, dedicata al genocidio in corso a Gaza e il respingimento della Flotilla è degenerata in scontri fisici all’uscita da scuola, con il coinvolgimento di docenti e l’intervento delle forze dell’ordine. Secondo le ricostruzioni degli studenti, poco dopo l’ingresso un gruppo di ragazzi ha intonato cori tra cui Free Palestine. Cori che si sono sentiti anche all’interno del tempio Beth Michael, punto di riferimento per la comunità ebraica confinante con il cortile dell’istituto. “Non siamo sordi, questi cori fateli in piazza, non qui”, avrebbero risposto alcuni uomini usciti dal tempio, secondo le testimonianze. In un filmato girato da una studentessa durante compare anche l’ex presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici, anche se non è chiaro quale ruolo abbia avuto nella vicenda.
Gli insulti
Il confronto verbale è rapidamente degenerato: un professore di matematica, intervenuto per fare da scudo agli studenti, è stato spintonato. La vicepreside è scesa in cortile per riportare la calma e le lezioni sono riprese. Ma la tensione non è finita. All’uscita, intorno alle 13, alcuni adulti avrebbero atteso i ragazzi, molti dei quali hanno 14, 15 o 16 anni, davanti al cancello della scuola. “Ci insultavano e ci lanciavano oggetti, un mio compagno è stato buttato a terra con la testa sanguinante”, racconta una studentessa. Un altro dice di essere stato colpito e trascinato per i capelli: “Aveva la faccia piena di lividi”, riferisce un testimone. Anche diversi professori, raccontano, sono stati coinvolti. “Ho visto il docente strattonato, lo hanno spinto a terra e tirato via lo zaino”, riferisce uno studente. Un genitore conferma telefonicamente a Corriereuniv.it che “all’uscita c’era un gruppo di uomini adulti che ha affrontato i ragazzi: mio figlio mi ha chiamato spaventato, sono corsa a prenderlo e c’era la polizia davanti al cancello”. Mentre un ragazzo conferma: “Eravamo riuniti come collettivo per parlare della Palestina, quando un uomo si è avvicinato urlando e poi ha spintonato pure il professore che si era messo a protezione. La vicepreside è intervenuta e sono tornati in classe, convinti che fosse finita lì. Invece all’uscita ci siamo trovati davanti un gruppo di adulti che ci hanno affrontati, hanno insultato le ragazze con epiteti sessisti, lanciato cose e picchiato alcuni studenti”.
Le condanne
Le prime reazioni non si sono fatte attendere. La Cgil Roma Centro Ovest Litoranea, la Flc Cgil, l’Anpi del XII Municipio e l’Anppia hanno espresso “ferma condanna per le aggressioni a studenti e docenti”, chiedendo che le autorità individuino i responsabili. Dure parole anche da parte di consiglieri del Municipio XII, che parlano di “fatto gravissimo e inaccettabile: mai ragazzi minorenni e un insegnante dovrebbero subire violenze nei pressi di un istituto scolastico, che deve rimanere un luogo sicuro e protetto”. Anche il Partito democratico e i Giovani Democratici del Municipio XII hanno condannato quanto accaduto: “La scuola deve essere un luogo sicuro e protetto, mai teatro di intimidazioni o aggressioni. Solidarietà piena agli studenti e ai docenti del Caravillani, ribadiamo il sostegno a chi manifesta pacificamente contro il massacro di Gaza e per la liberazione della Global Sumud Flotilla”. Dello stesso tono il comunicato congiunto dei consiglieri municipali Midiri, Sala, Balestrieri, Cognatti, Tomassetti (Pd), Costantini (Lista Civica), Magrini e Colafranceschi (Sce), che parlano di “fatto gravissimo e inaccettabile” e sottolineano che “mai ragazzi minorenni e un docente dovrebbero subire violenze, tanto più davanti a una scuola che deve rimanere spazio di libertà e di formazione”.
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