Stesso lavoro ma stipendi diversi in base alla nazionalità: protesta dei ricercatori dell’Istituto universitario europeo di Fiesole

Svolgono lo stesso lavoro, vivono nello stesso posto ma hanno stipendi diversi: il tutto giustificato in base alla loro nazionalità. Un gruppo di ricercatori di dottorato dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, in provincia di Firenze, ha dato vita ieri, in concomitanza con la conferenza europea The State of the Union in corso proprio alla Badia Fiesolana, a un’iniziativa di protesta contro le disparità nella retribuzione.

A fronte di spese calcolate dall’Istituto in 1.380 euro, lo stipendio varia dai circa 1.000 euro per i ricercatori greci agli oltre 3.000 euro per i danesi. “All’Iue i ricercatori di dottorato – affermano in un volantino che hanno distribuito – ricevono diversi livelli di stipendio a seconda della loro nazionalità. Eppure, vivono nella stessa città e svolgono lo stesso lavoro. Non solo gli stipendi sono diversi, ma anche l’accesso all’assicurazione sanitaria e ai sussidi di disoccupazione. Diversi enti sovvenzionatori pagano al di sotto del costo della vita a Firenze calcolato dall’Istituto. Questa è un’Europa inadatta alla prossima generazione”.

I ricercatori hanno invitato i partecipanti alla conferenza a indossare un nastrino rosso in segno di solidarietà con la loro protesta: fra coloro che lo hanno indossato, il presidente dell’Iue, Renaud Dehousse.

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