Il dossier “Biblioteche, sale di consultazione e luoghi di studio” offre un censimento delle biblioteche della Statale, attraverso schede che riportano i regolamenti, i servizi offerti, alcuni dati (numero di volumi, periodici e di posti a sedere, orari, personale e posti per collaborazioni studentesche ‘150 ore’) e osservazioni che comprendono pregi e difetti del servizio.
Il volume, promosso per richiedere spazi dove poter studiare anche durante la sera sul modello di quanto fatto in altre università italiane e soprattutto straniere, presenta anche una mappa delle aule vuote dell’ateneo, con la proposta di destinarle a luoghi di studio. Il lavoro verrà in futuro allargato a tutte le biblioteche rionali della città.
«La biblioteca – spiegano i ragazzi del gruppo – è per definizione il primo luogo dove deve essere garantito il diritto allo studio e alla libera fruizione del materiale didattico. Ma sappiamo che la realtà è diversa. Come posso studiare se chiudono alle 17.30, se le informazioni sul funzionamento delle biblioteche e sui servizi sono introvabili e se non riesco a trovare i libri per il prossimo esame?».
Manuel Massimo