Sono più di 16mila gli studenti in fuga dall’Ucraina accolti nelle scuole italiane. Numeri in continua crescita che, secondo il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, devono spingere il Governo a stanziare nuove risorse.
Ascoltato all’interno della Commissione parlamentare per l’infanzia, sulle iniziative da adottarsi a favore dei bambini e degli adolescenti che si trovano in Ucraina e dei profughi minori di età provenienti da questa zona di conflitto, Bianchi ha fatto il bilancio di questa prima fase di accoglienza: ad oggi i ragazzi e le ragazze ucraine accolte negli istituti italiani sono 7.615 alla primaria, 3175 all’infanzia, 3911 alla secondaria e 1344 alla secondaria di secondo grado.
“La scuola italiana ha bisogno di risorse – ha spiegato il ministro – soprattutto in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico a settembre. C’è un problema di personale e di formazione del nostro personale per affrontare una crisi di questo tipo. È stato fatto un lavoro straordinario di accoglienza visto che questi ragazzi parlano un’altra lingua e scrivono un altro alfabeto. Lo sforzo straordinario che le scuole hanno fatto è sotto gli occhi di tutti”.
La Lombardia, l’Emilia-Romagna e il Piemonte hanno accolto più del 50% dei ragazzi. “Ci siamo posti il problema della formazione e una parte del piano estate deve servire per affrontare una situazione di inclusione. Nel piano estate, lo scorso anno, ci credevano in pochi invece è stato uno straordinario successo” ha concluso il ministro.
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