“I nostri sforzi – ha spiegato Zaia – sono diretti a ottenere un sempre miglior coordinamento tra i poli universitari e gli allevatori per ottimizzare gli sforzi nel contesto italiano e nel rapporto con le università straniere che eccellono in queste discipline”.
All’incontro, come riporta un comunicato del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno partecipato presidi e rappresentanti delle 15 facoltà di Medicina Veterinaria presso le Università italiane, responsabili di scuole di specializzazione in tecniche ippiche, allevatori e proprietari di scuderia, giornalisti ed esperti di marketing dello sport.
Le università hanno assicurato attenzione e impegno nella ricerca medica, genetica, alimentaristica, finalizzata al miglioramento delle prestazioni, delle tecniche di allevamento, di allenamento e del benessere del cavallo. Gli allevatori hanno sottolineato la necessità di sviluppare supporti di assistenza tecnica rivolti al mondo allevatoriale del cavallo, per applicare gli esiti della ricerca e della sperimentazione, analogamente a quanto avviene negli altri settori della zootecnia. Sotto il profilo della regolarità e della trasparenza delle manifestazioni ippiche il Presidente della commissione di vigilanza ha rilevato come vada fatto uno sforzo per definire le procedure di attuazione e verifica delle norme.