Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso soddisfazione per la firma definitiva del contratto del comparto istruzione, avvenuta oggi. Un traguardo che, secondo il ministro, segna una netta inversione di tendenza rispetto al passato.
“Per dieci anni, dal 2009 al 2018, i contratti del comparto non sono stati rinnovati – ha dichiarato Valditara all’Adnkronos –. La sentenza della Corte Costituzionale del 2015 è stata attuata solo nel 2018 e con un aumento stipendiale modesto. Successivamente, la contrattazione è rimasta nuovamente bloccata dal 2019 al 2022”.
Il ministro ha sottolineato che nell’arco dell’attuale legislatura sono già stati firmati due rinnovi contrattuali e che nel 2026 è previsto il terzo. “Si tratta di un risultato senza precedenti nella storia dell’istruzione italiana. Ho già trasmesso l’atto di indirizzo alla Funzione Pubblica per avviare le trattative relative al contratto 2025-2027. Sommando i tre contratti, l’aumento medio per i docenti sarà di 416 euro mensili, un primo segnale concreto di cambiamento”.
Valditara ha inoltre ricordato che la Ragioneria generale dello Stato ha dato il via libera all’avvio della procedura di gara per l’assicurazione sanitaria destinata a circa 1,2 milioni di lavoratori della scuola. A questa misura si aggiungono, per la prima volta, le risorse stanziate per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. “È un’attenzione importante verso il personale scolastico”, ha evidenziato.
Infine, il ministro ha segnalato un calo delle aggressioni ai danni del personale scolastico. “Attendiamo che i dati si consolidino – ha precisato –: nello scorso anno scolastico si è passati da 71 a 51 episodi. Nei primi quattro mesi dell’anno scolastico 2025/2026 le aggressioni sono state solo quattro, contro le 21 registrate nello stesso periodo di due anni fa e le 19 del primo quadrimestre del 2024/2025. Le misure adottate stanno producendo effetti concreti”.
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