“Può fare ritardo, ma solo di un secondo ogni 5 miliardi di anni” – Non è il diktat di un irreprensibile datore di lavoro ai suoi dipendenti, ma il risultato di una straordinaria opera di ingegneria: l’orologio atomico più preciso di sempre.
E’ stato realizzato da Bj Bloom e da altri ricercatori del Laboratorio JILA ed è il frutto della collaborazione tra l’Università del Colorado a Boulder e il National Institute of Standards and Technology degli Stati Uniti. Un orologio basato su un sistema ad atomi di stronzio che può sbagliare la misura del tempo solo di qualche parte su un miliardo di miliardi, il che significa che impiegherebbe 5 miliardi di anni (più dell’età della Terra, stimata in 4,5 mld di anni) per accumulare un secondo di ritardo o di anticipo.
Il risultato della ricerca è stato descritto sulla rivista sientifica Nature e servirà a migliorare un gran numero di applicazioni tecnologiche che dipendono in modo cruciale dall’accuratezza di misurazione del tempo e per rendere più precise queste misurazioni negli studi che approfondiscono la nostra conoscenza dell’universo.
Sperimentati fin dalla prima metà del Novecento, quando la tecnologia permise di determinare con grande precisione la frequenza emessa da un determinato atomo, negli ultimi decenni gli orologi atomici sono stati sviluppati in maniera straordinaria e di recente i dispositivi basati su singoli atomi – come gli orologi atomici a base di cesio o maser a idrogeno – hanno raggiunto la più bassa incertezza di qualunque altro standard di frequenza.
Il dispositivo creato dai ricercatori americani, infatti, è riuscito a ridurre del 50% il già microscopico margine d’errore del suo predecessore, ma, com’è noto, la scienza non si fermerà qui: “Stiamo già progettando di migliorare ulteriormente le prestazioni del nostro orologio atomico: possiamo aspettarci nuovi progressi già nei prossimi 5-10 anni” ha infatti dichiarato il dottor Jun Ye, che ha guidato il gruppo di ricerca.