Un curriculum di tutto rispetto: è, infatti, membro del Comitato di Redazione della rivista scientifica Powder Technology; membro del Comitato di Redazione della rivista scientifica Combustion Science and Technology; membro del Comitato di Redazione della rivista scientifica Fuel Processing & Technology; Presidente della Sezione Italiana del Combustion Institute; Delegato Italiano al Working Party Characterization of Particulate Systems della European Federation of Chemical Engineering (EFCE). Molti sono anche i suoi incarichi scientifici: fa parte dei comitati di Revisione di numerose riviste a diffusione internazionale (Chem. Eng. Sci., Powder Technol., Combust. Sci. Technol., Combust. Flame, Prog. Energy Comb. Sci. ecc) nonché dei Simposi biennali Internazionali sulla Combustione del Combustion Institute, dei congressi triennali sulla Fluidizzazione dell’Engineering Foundation e di quelli biennali sulla Combustione a Letto Fluido organizzati dall’ASME.
“Le priorità sono tante ma, in particolar modo, tengo ad alcuni punti: innanzitutto inserire la Facoltà nel processo di riforma degli statuti, avviare un corso di riqualificazione della didattica per offrire sempre più competenze agli studenti e rinnovare la struttura interna con un coordinamento migliorato”.
In questi giorni la questione “ricercatori studenti” è una piaga per l’università italiana. Come intende, da Preside, far fronte a questa situazione?
Cosa pensa del neo Rettore Massimo Marrelli? E come intende collaborare per migliorare la facoltà di ingegneria?
“Credo che Massimo Marrelli sia un ottimo Rettore. Ho seguito con interesse la campagna e sono entusiasta della vittoria. La sua politica di azione è ben sintonizzata sui problemi e le necessità della Federico II, noi come facoltà siamo stati e saremo sempre disponibili a collaborazioni che rendano la facoltà e l’ateneo realtà di qualità”.