“Ritocchino” in vista per l’esame di maturità. Valditara: “Sull’orale credo che qualcosa si possa fare”

Cambiare l’esame di maturità? Difficile ma non impossibile, anche se più probabile che qualche ritocchino venga fatto per la prova orale e non per quelle scritte che sono destinare a restare ancora a lungo una pietra miliare anche per i prossimi anni. È quanto sostiene il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che è intervenuto questa mattina nel corso della trasmissione “24 Mattino” su Radio 24.

“L’esame di maturità si può certamente migliorare sull’orale – ha detto il ministro – Sulle prove scritte francamente avrei difficoltà ad immaginare soluzioni diverse, si può fare una riflessione. Mi ha fatto anche piacere leggere alcuni elaborati di studenti per capire loro che cosa ne pensano di questa maturità, perché forse bisognerebbe anche avviare un confronto con i docenti, con le associazioni studentesche per capire cosa seriamente che cosa si può migliorare in questo esame. Però dobbiamo avere il coraggio di una valutazione che non faccia sconti laddove i debiti formativi sono oggettivamente rilevanti”.

Il ministro poi è tornato a parlare degli episodi di violenza a scuola e della decisione di rendere il voto in condotta decisivo per determinare l’ammissione di uno studente sia all’anno successivo sia all’esame di maturità. “Nelle scuole secondarie di primo grado il voto di condotta tornerà a fare media, nelle scuole superiori invece influirà sui crediti per la maturità – ha spiegato Valditara – Il 6 in condotta comporterà l’essere rimandati a settembre, ed essere quindi interrogati sui valori di cittadinanza, sulla costituzione, su quella che si definisce educazione civica in senso lato. Il 5 in condotta determinerà la bocciatura e la non ammissione alla maturità”.  

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