Riceca, Università di Torino non partecipa al bando del ministero per Israele

L’Università di Torino non parteciperà al bando 2024 del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale per la raccolta di progetti di collaborazione tra le istituzioni di ricerca italiane e israeliane. Lo ha deciso il Senato accademico che ha votato in maggioranza (un voto contrario e due astensioni) una mozione che ritiene non opportuna la partecipazione al bando Maeci, visto il protrarsi della situazione di guerra a Gaza.

La votazione si è svolta al termine di un’assemblea che si è tenuta nell’Aula magna del Rettorato tra i senatori e gli studenti del collettivo ‘Cambiare Rotta’ e ‘Progetto Palestina’, che questa mattina avevano chiesto un confronto sul tema, interrompendo una seduta del Senato accademico. La richiesta era quella di aderire a una lettera aperta firmata da oltre 1.600 docenti di tutta Italia, tra cui 60 torinesi, in cui si chiedeva la sospensione del bando.

“La protesta ha conquistato il confronto pubblico in aula magna tra la comunità studentesca e il senato accademico ottenendo il blocco della partecipazione dell’Università di Torino al bando Maeci 2024 – raccontano i militanti di Cambiare Rotta – Una vittoria importante che proveremo ad ottenere anche negli altri atenei dei Paese per smontare pezzo a pezzo la complicità delle università italiane con l’entità sionista”.

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