Emmanuele Jannini, docente di Sessuologia medica presso l’Università dell’Aquila si dice certo che una volta compreso se si è tra le donne dotate di punto G si può anche imparare ad avere un orgasmo vaginale. La bacchetta magica del piacere è una semplice ecografia che può aiutare a localizzarlo e capire come stimolarlo. Lo studio è stato pubblicato questa settimana dal magazine scientifico New Scientist.
Il docente ha individuato con l’ecografia transvaginale la posizione del punto G sulla parete che divide vagina e uretra e scoperto che alcune donne ce l’hanno e altre no. Adesso il sessuologo dimostra che molte donne, pur “dotate”, non se ne servono durante il rapporto sessuale e che per risvegliare il “centro del piacere” basta far capire loro dov’è e come stimolarlo.
L’esperto ha condotto l’ecografia transvaginale su 30 donne, 8 sono risultate “dotate”, ma solo 5 di queste avevano l’orgasmo vaginale. Jannini è riuscito ad “attivare” il punto G di 2 delle 3 donne che, pur dotate, avevano solo orgasmi clitoridei. “Questo dimostra, sebbene in un campione ristretto di donne – ha spiegato il docente a New Scientist – che l’uso dell’ecografia può insegnare come ottenere un orgasmo vaginale”.