Lo scandalo è scoppiato quindici gironi fa, quando il pornoprof è fino ai domiciliari in seguito ad una lunga inchiesta della squadra mobile di Matera. Il giochetto era semplice: il prof chiedeva favori sessuali in cambio di buoni voti, anche se sembra che non ostacolasse chi lo rifiutava. Dopo la denuncia, gli uomini della Mobile hanno sistemato una serie di telecamere nella stanza di Giordano: lì infatti il professore riceveva le studentesse. E lì sono stati ripresi vari incontri più che palesi.
“Le indagini però non sono concluse” spiegano gli investigatori. Sembra che in questi anni tantissime ragazze siano state molestate e alcune hanno anche accettato le avances: si stanno valutando per il momento un centinaio di casi. E gli investigatori spiegano che “una decina di ragazze sono venute a raccontarci quello che è accaduto negli anni scorsi. Il fenomeno è molto più esteso di quello che pensavamo”.
Una storia che sembra un dejàvu, molto simile a quello che successe qualche anno fa a Camerino, con il professor Capizzano, poi assolto da ogni accusa.