Molti i commenti sui social network, tra genitori indignati e ragazzi compiaciuti, ci sono alcune considerazioni che vanno fatte. La legge americana prevede che la famosa pillola possa essere assunta da qualunque ragazza con più di 17 anni e quindi potremmo essere tutti tranquilli poiché nessuno in università ha meno di 17 anni. Ma i controlli sono così severi da accertare l’età di tutte le ragazzine che si avvicinano al distributore? E soprattutto, chi ci da la sicurezza che non entrino persone dall’esterno a comprarne per ragazzine molto più piccole? Con appena 25 dollari è possibile assicurarsi la tanto desiderata scatolina insieme a preservativi e test di gravidanza.
<<La macchina è in una stanza privata nella nostra infermeria accessibile solo dagli studenti>> ha spiegato il portavoce dell’ateneo Peter Gigliotti. <<Gli studenti si fermano davanti a un banco dove devono fare un check-in per essere identificati, solo dopo hanno accesso alla stanza dove si trova il distributore>>.
Credete che le università italiane siano pronte per un passo di questo genere?