“Puntare sui giovani, sulla formazione e sulle competenze è una delle priorità assolute per il Paese e per il Mezzogiorno”. Lo ha dichiarato Luigi Sbarra, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud, a margine dell’inaugurazione della XXVI edizione di OrientaSud a Napoli, definendo l’iniziativa “un evento di grande significato che raccoglie migliaia di ragazzi per parlare di competenze green, digitali e trasversali”. Sbarra ha sottolineato che “investire sul sapere è la vera condizione di accesso a un mercato del lavoro che cambia rapidamente, attraversato da transizioni digitali, ambientali, energetiche, industriali e demografiche”, invitando a “costruire anche una grande transizione sociale che metta al centro le persone e il loro futuro”. Il sottosegretario ha poi ricordato la nascita del Dipartimento per il Sud, “che unifica e coordina le funzioni di programmazione e promozione degli interventi del governo, offrendo una visione strategica unitaria delle politiche meridionaliste”. In questo quadro, Sbarra ha indicato come “misura chiave” la ZES unica, “adeguatamente riformata dal governo Meloni ed estesa a tutte le regioni meridionali”.
“La semplificazione amministrativa e il credito d’imposta – ha spiegato – stanno generando un forte interesse degli investitori: con 5,4 miliardi di fondi pubblici si stima un impatto di 27 miliardi di investimenti complessivi e 35 mila nuovi posti di lavoro”. Per il sottosegretario, “il Sud cresce, e non è un miracolo, ma il risultato di una visione coordinata e sistemica che valorizza le filiere strategiche come aerospazio, automotive, farmaceutica, agroalimentare e turismo”. Sbarra ha poi evidenziato la necessità di “una grande alleanza tra istituzioni, imprese, università e parti sociali per investire sul capitale umano, ridurre la dispersione scolastica e rafforzare il diritto allo studio”. Ricordando l’importanza dello studio: “È il vero successo della persona: significa prepararsi alla vita, affrontare le sfide del cambiamento e costruire un futuro di dignità, qualità e stabilità nel lavoro”.
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