Il momento di incontro-confronto si svolgerà nell’antisala dei Baroni del Maschio Angioino a partire dalle ore 16.00. Napoli si è sempre mostrata città aperta e favorevole all’accoglienza di diverse etnie, la Moschea a Ponticelli ne è una concreta dimostrazione così come il fatto che molti dei popoli del Mediterraneo scelgano proprio la città partenopea per costruire il proprio futuro.
La politica della pace e la costruzione di un linguaggio comune saranno rappresentate attraverso le diverse attività previste per il pomeriggio. Tre le tavole rotonde in programma presiedute dal Sindaco Luigi de Magistris e dal vicepresidente del Consiglio Comunale Elena Coccia. Al primo dibattito intitolato “Le Religioni e la Pace” prenderanno parte: Padre Antonio Banato dell’Associazione Black & White; Luciano Cirica della Fondazione Evangelica Betania; Massimo Abdullah Cozzolino dell’Associazione Zayd Ibn Thabit nonché Direttore della Moschea di Piazza Mercato e Miriam Rebhum dell’Associazione Amicizia Ebraico-Cristiana di Napoli. A seguire “La città dei Migranti – Nativi e Migranti Cittadine/i del Mondo” con gli interventi di: Jamal Quaddorah Responsabile Immigrazione CGIL; Ruwani Lakshka Perera Comunità dello Sri Lanka; Tareq Comunità Tunisina e l’Associazione Chi rom e chi no. Al termine due diverse proiezioni: il documentario “World Napoli” di Prospero Bentivenga e “La casa del bambino” di Salvatore Nappa.
Ultimo appuntamento della celebrazione “La città di Napoli e gli orientamenti sessuali” cui parteciperanno: Giordana Curati di Arcilesbica Napoli; Loredana Rossi dell’Associazione Trans Napoletani e Fabrizio Sorbara di Arcigay Napoli.
“Napoli – commenta la vicepresidente Coccia – da “periferia apparente dell’Europa dei mercati” può diventare, invece, il baricentro culturale del Mediterraneo: una risorsa indispensabile per riequilibrare i rapporti e le distanze in termini di valori e diritti umani”.
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