I social diventano il primo canale di sfogo dei ragazzi chiamati in causa. E’ già nata, infatti, una fanpage dal nome “Il posto fisso, che monotonia”.
Riportiamo alcuni dei commenti visibili sulla fanpage:
Lorella
“E allora togliamo anche le spese fisse: affitto, bollette, tasse varie….facciamo che le paghiamo solo quando abbiamo uno stipendio che ce lo permette”
Lina
“Mi sembra che sia Monti che Fornero stiano parlando da sempre anche di tutele per il lavoratore, salario minimo e compensi più alti per i contratti occasionali. perchè non la smettiamo di polemizzare sui singoli concetti (o peggio, sulle singole parole) e non guardiamo l’insieme? ma vi ricordate il casino quando Padoa Schioppa parlo di tasse “bellissime”? e adesso – dopo anni – ci accorgiamo che chi non paga le tasse ruba soldi alla comunità… insomma questa critica sempre e comunque, questo andar dietro a qualunque polemica sui singoli termini è molto superficiale e non fa bene a nessuno”
Sergio
“Oggi faccio il pasticcere, domani lavoro in cantiere, tra 2 mesi il commesso, e per finire il mendicante. A che AZZ serve il titolo di studio? Questa gente non capisce l’importanza della risorsa umana all’interno delle aziende… mantenere il “posto fisso” significa non spendere soldi continuamente in formazione, training… buttare via il know how di un dipendente è come azzerare anni di lavoro e di esperienza investiti su quella risorsa. Senza contare che la certezza di uno stipendio a fine mese rilancerebbe l’economia e lo sviluppo… “
Gianni
“L’entusiasmo ha costo zero. Monti per monotonia intende questo: non abbiamo lavoro, ci lamentiamo sempre e comunque anzichè sfruttare le diverse prospettive che ci offre il trovarne un’altro in un settore diverso”.