Sono il Dipartimento della Programmazione e il Dipartimento dell’Istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a confermare «i dati forniti durante la Conferenza stampa e dall’Ufficio Stampa», riferendosi «ad alcune dichiarazioni da parte di esponenti del sindacato apparse sulle agenzie di stampa».
«Indipendentemente dai diversi modelli orari (24,27,30 ore), con l’avvio del nuovo anno scolastico, l’assetto pedagogico, didattico e organizzativo delle prime classi della scuola elementare viene caratterizzato dal modello del maestro unico/prevalente. Si tratta – viene rilevato – di una figura di riferimento che, nell’esercizio di una responsabilità condivisa, assume un ruolo di coordinamento della relazione educativa nei riguardi del singolo alunno e della classe nel suo insieme, nei rapporti con le famiglie, nell’assunzione dell’impegno di istruzione ed educazione».
Il modello del maestro unico/prevalente «contraddistingue le diverse articolazioni orarie della scuola elementare (24, 27, 30, 40 ore), nel rispetto delle richieste delle famiglie e dell’esercizio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche che consente loro, nell’ambito dell’organico assegnato, di organizzare l’azione didattica con l’obiettivo prioritario di garantire la qualità del servizio».
Manuel Massimo