Ministero cerca esperto per 800 euro netti al mese. Mur: “Non prevista subordinazione ed esclusività”

Circa 1250 lordi al mesi per un netto che sfiorerebbe gli 800 euro. Per solo un anno e solo per laureati con laurea magistrale in vari campi ma tutti abbastanza complessi, da Ingegneria gestionale a Informatica. Questa l’offerta per una figura di esperto nella pianificazione e nell’esecuzione degli interventi di trasformazione digitale al ministero dell’Università e della Ricerca.

Il bando parla di un profilo con “comprovata esperienza” nello “sviluppo delle competenze digitali, nella realizzazione di interventi analisi e reingegnerizzazione dei processi e di implementazione ed evoluzione dei sistemi informativi a supporto”. Il contratto, della durata di 12 mesi, potrebbe prolungarsi qualora il progetto non fosse chiuso. L’avviso, il 453, prevede ancora adesso alla data di stesura di questo pezzo, l’ammontare lordo di 15 mila euro.

I requisiti minimi richiesti per la posizione sono la laurea magistrale in materie che includono Ingegneria gestionale, Informatica o Statistica, oltre ad alcune del settore Economico-aziendale. Viene richiesta anche una “consolidata esperienza in materia di analisi e reingegnerizzazione dei processi, con particolare riferimento ai processi di IT Service Management”, la lingua inglese e il saper lavorare e gestire un gruppo di lavoro.

La risposta del MUR: “Nessuna esclusività”

“Il ministero dell’Università e della Ricerca ha indetto un bando per l’individuazione di un esperto esterno a supporto dell’attività di transizione digitale delle Direzioni e degli uffici amministrativi. L’incarico ha una durata di 12 mesi prorogabili e non sono previsti subordinazione, esclusività, orari di lavoro o obblighi di presenza predefiniti. Il carico di lavoro e l’impegno richiesto non sono paragonabili ad attività lavorativa di tipo full time o subordinato. Il compenso dunque è in linea con il ruolo richiesto, di raccordo tra il Dicastero e la società Sogei, che è il soggetto preposto per implementare i processi di digitalizzazione previsti dalle normative vigenti”.

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