Prof aggredita da studente, l’allarme dei sindacati: “Ormai è un bollettino di guerra”

Secondo la Uil Scuola sono in aumento i casi in cui gli istituti scolastici hanno dovuto far ricorso alle forze dell’ordine per gestire problemi nati all’interno delle classi. Intanto lo studente che ha ferito la docente si trova ricoverato in psichiatria al San Carlo.

In Lombardia un istituto su cinque è dovuto ricorrere all’aiuto dei servizi sociali, nel 6 per cento dei casi è stato necessario ricorrere all’intervento della pubblica autorità e nel 7 per cento le intemperanze degli
studenti hanno prodotto sanzioni economiche a carico delle famiglie. A sostenerlo è la Uil scuola della Lombardia dopo l’aggressione a colpi di coltello subita da una docente dell’istituto “Alessandrini” di Abbiategrasso ad opera di uno studente di 16 anni.

Secondo i dati forniti dal sindacato il 15 per cento delle famiglie lombarde è stato chiamato dal dirigente scolastico a risarcire il danno causato dal figlio o dalla figlia (a livello nazionale la media scende all’11) mentre nel 47 per cento degli istituti ragazzi più esagitati hanno scontato la sanzione inflitta dal consiglio di classe con lavori utili alla scuola. La media nazionale è più bassa di 11 punti: il 36%.

“Gli ultimi casi di cronaca descrivono le scuole come veri campi di battaglia – commenta la segretaria regionale Uil Scuola, Abele Parente – Come organizzazione sindacale, ci impegneremo a fornire tutto il supporto possibile all’insegnante coinvolto e alla scuola nel loro percorso verso il recupero e la
ripresa”.

“Voglio esprimere la vicinanza del governo a tutti gli insegnanti italiani e cogliere l’occasione perché si rifletta attentamente sullo psicologo a scuola in un momento particolarmente difficile” è stato invece il commento del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in un video pubblicato su Facebook in occasione della visita alla professoressa aggredita ad Abbiategrasso. Anche a seguito dell’emergenza Covid il disagio psicologico dei ragazzi nelle scuole è aumentato in modo significativo”.

Intanto continuano ad emergere particolari riguardo all’aggressione della docente. “Quando siamo arrivati nella scuola siamo entrati nell’aula con molta prudenza, perché la segnalazione era per un ragazzo armato di pistola, ma una volta messo piede nella stanza lo abbiamo visto in fondo, seduto, solo, con la testa fra le mani e le armi appoggiate sul banco” ha raccontato uno dei due carabinieri che hanno fermato il ragazzo. “Era tranquillo – ha aggiunto – lo abbiamo fatto alzare, gli abbiamo detto di inginocchiarsi e lo abbiamo ammanettato”. Il giovane è poi stato soccorso dal 118 che lo ha portato, insieme al padre, nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Carlo di Milano.

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