Le iscrizioni a Medicina sono aperte da fine giugno ma già si parla delle date degli appelli del cosiddetto semestre aperto. Gli studenti dovranno indicare le sedi preferite – fino a dieci – e anche i corsi affini alternativi a cui pensano di iscriversi in caso di mancato superamento della prova di ammissione. Gli appelli saranno due, non più all’inizio dell’anno accademico ma dopo aver frequentato il primo semestre, in realtà si tratta di poco più di due mesi, di lezioni nelle tre discipline caratterizzanti: chimica, biologia e fisica. Le date fissate per quest’anno sono il 20 novembre e il 10 dicembre 2025. L’esame è un super-test uguale in tutti gli atenei diviso in tre parti – ognuna delle quali varrà anche come voto d’esame. Per passarlo è necessario avere almeno 18/30 in ogni parte: in tutto saranno 93 domande.
Tre voti per tre esami
Ogni compito dà diritto ad un voto in trentesimi (più la lode) come tutti gli esami universitari e potrà essere usato, nel caso di non ammissione a Medicina, per le altre facoltà che contemplano queste discipline. Per poter accedere alla graduatoria per l’accesso a Medicina invece, lo studente deve aver preso almeno 18 in tutte e tre le discipline, anche se sembra evidente che serviranno voti più alti per essere ammessi nei poco più di 20 mila posti a disposizione. Per questo si possono rifiutare uno o più voti e si può ripetere l’esame, o gli esami, in un secondo e ultimo appello che si svolgerà a distanza di quindici giorni. Ci si può iscrivere al semestre aperto per non più di tre anni.
Concorsone o esame?
Al ministero non vogliono sentir parlare di concorsone, né di quiz a crocette, né di quizzone, ma la modalità del nuovo esame di accesso dopo il semestre aperto a cui si possono iscrivere tutti, assomiglia molto alla struttura del vecchio concorso che sostituisce. La novità è che è rinviato di sei mesi e che la preparazione, finora demandata a società specializzate nell’allenare gli studenti a queste prove, è ora a carico delle università che dovranno garantire agli studenti corsi adeguati – ognuno vale sei crediti – per poter passare il concorso. Contro il rischio di sovraffollamento in alcuni degli atenei più blasonati o più centrali, le lezioni potranno essere attivate anche online.
La graduatoria
Per quanto riguarda l’assegnazione dei posti in graduatoria e nelle diverse università, si attendono ancora i dettagli dal ministero. Non dovrebbero esserci altri criteri, se non i risultati degli esami del primo semestre. In caso di parità il posto sarà assegnato a chi ha indicato l’ateneo di destinazione come prima scelta: al momento dell’iscrizione al primo semestre gli studenti possono indicare cinque atenei, oltre a scegliere un secondo corso di laurea nel caso non passino la selezione e non rientrino nei posti previsti.
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