Maturità, la modifica del punteggio soddisfa i presidi: “Ministero va incontro alle richieste degli studenti. Gli scritti peseranno di meno”

Avrebbero preferito un solo scritto deciso a livello nazionale e niente seconda prova ma la mediazione trovata dal Ministero dell’Istruzioni con l’introduzione di un punteggio differenziato per le prove della maturità sembra soddisfare i presidi.

“La modifica del punteggio è però un punto a favore delle richieste degli studenti – ha dichiarato la presidente dei presidi del Lazio, Cristina Costarelli – aumenta il credito scolastico rispetto ai risultati di terzo, quarto e quinto anno e scende a 15 punti il valore delle prove scritte. Quindi in qualche modo gli si da meno peso. Possiamo leggere questa decisione come un venire incontro alle richieste dei ragazzi”.

“La nostra posizione generale sulla maturità è quella che sosteniamo dall’inizio come Associazione
nazionale presidi
– aggiunge ancora l’esponente dell’Anp – la seconda prova quest’anno poteva ancora essere messa da parte ed evitata nell’ottica di un riavvicinamento graduale alla normalità. Un solo scritto nazionale poteva essere una buona via di mezzo. Riaffermiamo che con la seconda prova scritta non si garantisce agli studenti la stessa difficoltà, perché ogni scuola può calibrarla in modo diverso; e rileviamo che essendo preparata dai docenti non sarà difficile come una prova nazionale. Dunque, se ne poteva fare a meno”.

Sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda la maturità gli studenti che da stamattina stanno manifestando in diverse città italiane contro le novità introdotte dal Ministero sulla maturità 2022. Per loro la modifica del punteggio è soltanto un “contentino”.

LEGGI ANCHE:

Exit mobile version