Si torna alla Maturità? Dal prossimo anno il colloquio potrebbe non essere più come quest’anno, ma una semplice interrogazione finale che “si evolverà in una prova multidisciplinare, capace di valorizzare l’intero percorso scolastico dello studente”, ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Chi rifiuta di sostenere una delle due parti della Maturità, orale o scritta, verrà automaticamente bocciato. E questa non è solo un’idea. Secondo fonti parlamentari interpellate da Corriereuniv, il pacchetto di norme che rivoluzionerà l’esame conclusivo delle superiori sarebbe in dirittura d’arrivo.
I tecnici del ministero starebbero definendo gli ultimi dettagli normativi prima della presentazione al Senato, che avverrà a breve, già nei prossimi giorni. Il veicolo dovrebbe essere un emendamento governativo al ddl 1553, di conversione in legge del dl n.90/2025 recante disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute. Il ddl, su cui si sono svolte le audizioni in Commissione cultura, dovrebbe arrivare in aula a breve.
Come sarà il nuovo orale della Maturità
La nuova prova dovrà verificare la maturazione complessiva dello studente, con una maggiore attenzione anche a progetti di scuola-lavoro, le esperienze di orientamento, la crescita personale del singolo. Dopo i casi di studenti che per protesta contro il sistema dei voti, rifiutando di sostenere l’orale dell’esame di Stato, il ministero dell’Istruzione preciserà che il non completare il percorso delle prove obbligatorie previste a livello nazionale ai finiti del diploma inificierà l’intero esame.
La precisazione dovrebbe riguardare il candidato che volontariamente non farà l’orale non presentandosi davanti la commissione senza adeguata motivazione, oppure non sostenendounodegli scritti della prova.
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