Il ritorno al passato (e alla normalità) dell’esame di Stato non piace agli studenti che annunciano una mobilitazione nazionale per il prossimo venerdì. “Nostre proposte ignorate dal ministro Bianchi. Vogliamo un esame senza scritti e con una tesina che ci permetta di elaborare, studiare e collegare quello che abbiamo imparato in questi anni. Basta giocare sulla nostra pelle”.
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