“Attendiamo il risultato del merito della sentenza definitiva per i prossimi giorni – dice Michele Bonetti, avvocato dell’Unione degli Universitari – nella speranza che il Consiglio di Stato confermi la sentenza del Tar del Lazio, crediamo che ci siano i margini perché questo avvenga.”.
L’Unione degli Universitari, auspicando un giudizio di merito che confermi la sentenza dell’8 maggio, ritiene che il Legislatore debba comunque prendere una posizione responsabile e che in questa contesa giudiziaria si debba guardare tanto alla tutela dei ricorrenti quanto a quella degli studenti entrati con il concorso “sotto accusa”.
Una sentenza favorevole per gli studenti potrebbe aprire nuovi scenari e una riforma del numero chiuso in Italia prendendo in considerazione la posizione dei ricorrenti e il loro diritto allo studio.