Linee di Nazca a rischio

Le linee di Nazca stanno lentamente scomparendo. Questo il dato allarmante denunciato dal Centro italiano di studi precolombiani di Milano. A trasformare il territorio rifiuti, strade, una sempre più crescente urbanizzazione e il progresso tecnologico.

I famosissimi geroglifici sono costituiti da più di 12mila linee tracciate tra il 300 a.C. e il 500 d.C e sono una grande attrattiva turistica per milioni di turisti ogni anno.

In un’intervista al Corriere della Sera, il direttore del centro Giuseppe Orefici, ha spiegato: “Sicuramente il fatto che la Panamericana transiti sui geoglifi, tagliando alcune figure e alcune linee, non è stato un bene per la conservazione delle gigantesche incisioni nel terreno per cui Nazca è nota in tutto il mondo”. “In più, recentemente sono cresciute a dismisura le espansioni urbane, volute dai politici locali che utilizzano per fini elettorali le “invasioni”. Non solo permesse dallo Stato peruviano, ma sono anche oggetto di compra-vendita, con il benestare del ministero della Cultura, e che hanno cambiato il volto del deserto dell’area di Nazca e della pampa dove si trovano le linee. Anche il solco per interrare i cavi di fibre ottiche della compagnia spagnola Telefónica», aggiunge Orefici, «e che corre parallelamente alla Panamericana ha notevolmente compromesso la parte dei geoglifi che si trovano vicini all’importante asse stradale. In più, anche l’industria estrattiva, soprattutto di oro e rame, ha determinato uno scempio terribile dal punto di vista ecologico, paesaggistico, idro-geologico e di conseguenza un grande danno alle testimonianze archeologiche».

Exit mobile version