Roma, 8 luglio 2025. Occupabilità, soft skills e cultura del lavoro inclusiva: le sfide del presente per costruire il domani
Promuovere una cultura del lavoro capace di accogliere la complessità del presente e restituire fiducia alle nuove generazioni. È questa la missione di Chiara Violini, Presidente della Fondazione Gi Group, impegnata da anni sul fronte dell’employability, della formazione e dell’inclusione sociale. Un impegno che parte dalla convinzione che il lavoro, per essere davvero sostenibile, debba mettere al centro le persone.
«Io sono solita dire che il problema dei giovani siamo noi adulti – afferma Violini –. L’adolescenza è futuro. E noi dovremmo essere capaci di dare stabilità e speranza, non incertezza». Secondo la presidente della Fondazione, il tema dell’orientamento è cruciale: «Orientare non significa indirizzare, ma aiutare i giovani a scoprire il proprio talento, coniugando immaginazione concreta e sensibilità sociale».
Giovani e occupazione: una crescita disomogenea
Se è vero che negli ultimi due anni l’occupazione in Italia è cresciuta, la fascia giovanile continua a restare indietro. «Le aziende oggi hanno una visione del futuro sempre più breve – spiega Violini –. E questo rischia di far perdere al sistema risorse preziose: una gran parte degli espatriati ha un titolo di laurea. È una perdita di capitale umano, competenze ed energie che il Paese non può permettersi».
Soft skills e immaginazione concreta
Tra i temi più cari alla Fondazione c’è lo sviluppo delle soft skills: empatia, adattabilità, capacità comunicative. Ma non basta. «Servono strumenti che aiutino i giovani a immaginare sé stessi nel mondo del lavoro, ma con i piedi ben piantati nella realtà – sottolinea Violini –. È bella l’immagine di chi sorregge il bambino che nuota: non lo tiene a galla, ma lo lascia galleggiare da solo. Ogni giovane dovrebbe sentirsi così, accompagnato ma libero».
Donne e inattività: uno spreco da colmare
Un altro fronte su cui la Fondazione è attiva è quello dell’inclusione femminile: «Ancora oggi fino al 50% delle donne è disoccupato o inattivo. È uno spreco enorme di intelligenza, creatività, desiderio di contribuire. Non solo per le donne stesse, ma per tutta la società».
NEET: un laboratorio permanente per non lasciare indietro nessuno
Un focus centrale dell’attività della Fondazione è il fenomeno dei NEET, giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. L’Italia continua a registrare una delle incidenze più alte in Europa: il 15,2% tra i 15 e i 29 anni, con forti implicazioni sulla coesione sociale e sulla sostenibilità del sistema Paese.
Proprio per affrontare questa emergenza, Fondazione Gi Group ha promosso DEDALO – Laboratorio permanente sul fenomeno NEET, una piattaforma digitale sviluppata in collaborazione con l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo. Il progetto sarà presentato il 9 luglio alla Camera dei Deputati, con la partecipazione tra i relatori del prof. Alessandro Rosina.
DEDALO nasce per analizzare, interpretare e sintetizzare i dati a livello nazionale e territoriale, ma anche per diffondere pratiche efficaci e strategie di contrasto. Uno strumento concreto per conoscere a fondo il fenomeno e generare risposte coordinate, strutturali e condivise. L’obiettivo è creare un ponte tra Istituzioni, imprese e terzo settore per attivare le risorse del futuro e smettere di considerare questi giovani “invisibili”.
Un impegno lungo vent’anni
Chiara Violini lavora da oltre 20 anni nel mondo delle risorse umane. Dopo una formazione in Economia e Commercio e una lunga esperienza nel controllo di gestione e M&A nel settore alimentare, ha accompagnato lo sviluppo di Gi Group Holding ricoprendo anche il ruolo di Direttore Commerciale di Intoo, società del gruppo specializzata in outplacement. Oggi guida la Fondazione Gi Group, impegnata nella diffusione della cultura del lavoro come leva di crescita personale e collettiva. «Sostenere giovani, donne, persone fragili e con disabilità non è solo una missione etica, è un investimento per la società», conclude. Un impegno che guarda lontano, ma parte da una convinzione semplice: ogni persona merita una possibilità di costruire il proprio futuro, a partire dal lavoro.
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