Con la partenza del nuovo anno accademico si riaccendono i fari sui costi per laurearsi. Secondo uno studio di inizio anno di Federconsumatori, frequentare un’università telematica ha un prezzo che può variare tra i 2.000 e i 4.290 euro, che possono scendere tra i 1.500 e i 3.000 euro l’anno nel caso in cui si dovesse riuscire ad usufruire di convenzioni e agevolazioni. Leggermente più alti sono i costi per mantenere uno studente che deve frequentare un ateneo fisico: 9.379 euro annui per chi è in sede (cioè è residente nella città dell’università), 10.293 euro annui per i pendolari e 17.498 per i fuorisede. I costi comprendono trasporti, alloggi, tasse e altre spese. Per ridurre le spese vive, diventano interessanti agevolazioni e bonus a cui gli studenti e le loro famiglie possono accedere.
L’Isee e le agevolazioni
Uno dei documenti più importanti per riuscire ad avere delle agevolazioni nel momento in cui ci si iscrive in un ateneo è l’Isee universitario. Avere a portata di mano questo indicatore è necessario per ottenere la riduzione delle tasse sulla base del reddito che viene dichiarato. È, inoltre, indispensabile per riuscire ad accedere ad alcune borse di studio. Se lo studente non dovesse presentare l’Isee universitario, deve mettere in conto di pagare la tassa più alta prevista dall’ateneo.
Altra importante agevolazione che spetta a chi si iscrive a un ateneo è la detrazione delle spese universitarie. A confermare questa possibilità è la stessa Agenzia delle Entrate sul proprio portale, che fornisce alcune indicazioni ai contribuenti: spetta una detrazione del 19% dei costi sostenuti per frequentare il corso di laurea presso una qualsiasi università statale o non statale. È possibile accedere all’agevolazione anche quando si frequentano corsi di perfezionamento o di specializzazione universitaria che siano tenuti presso atenei italiani o istituti pubblici o privati. Possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute per frequentare corsi di istruzione universitaria, di specializzazione, di perfezionamento e master universitari. Le agevolazioni fiscali spettano anche per la frequenza degli istituti tecnici superiori, dei Conservatori e per i corsi statali di Alta formazione. Tra le spese detraibili ci sono le tasse di immatricolazione e iscrizione, anche per gli studenti fuori corso. Oltre ai costi sostenuti per partecipare ai test di accesso ai corsi di laurea e la soprattassa per gli esami di profitto e di laurea.
Il bonus affitto
Per gli studenti universitari fuori sede è previsto un bonus per le spese di affitto, che viene finanziato attraverso il Fondo per studenti fuori sede. Per accedere a questa agevolazione è necessario essere in possesso di un Isee inferiore a 20.000 euro, mentre l’importo erogato è pari a 279,21 euro. Chi, invece, non può accedere a questo contributo può ottenere una detrazione fiscale che si applica agli studenti universitari, purché, per frequentare l’ateneo, prenda un domicilio ad almeno 100 chilometri di distanza dal suo comune di residenza. È possibile portare in detrazione il 19% dell’importo massimo del canone di locazione, fissato in 2.633 euro, per un massimo di 500 euro. Nel caso in cui il reddito del nucleo familiare dello studente sia inferiore a 120.000 euro l’anno, la detrazione è totale; se, invece, il reddito è compreso tra 120.000 e 240.000 euro, la detrazione sarà parziale.
Per gli studenti appena diventati maggiorenni sono previste altre due agevolazioni molto interessanti. La prima è la Carta del Merito, una misura riservata agli studenti che hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti e la lode, purché si siano diplomati entro i 19 anni. Può essere richiesta dagli studenti residenti in Italia – o in possesso di un permesso di soggiorno – e ha un valore di 500 euro. La Carta Cultura è riservata, invece, agli studenti nati nel 2006. Per accedere al contributo è necessario essere in possesso di un Isee familiare inferiore a 35.000 euro. Anche questo contributo è pari a 500 euro.
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