L’ateneo della libertà: Berlusconi ha la sua università per formare i nuovi politici “europeisti e liberali”

A ciascuno la sua università. Anche Silvio Berlusconi adesso ha il suo ateneo: si chiama Universitas Libertatis ed è la scuola di “alta formazione politica, liberale, europeista, garantista, cristiana, atlantista” che ha sede nella residenza in Brianza dell’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Villa Gernetto, dove nei 24mila metri quadrati, e le oltre 60 stanze dell’edificio, troveranno spazio le lezioni (dal vivo e in streaming) della nuova università della libertà.

Tra i docenti reclutati da Berlusconi avvocati, giuristi, manager, imprenditori e tanti docenti universitari, ma anche politici attivi, come il sottosegretario con delega all’Editoria, Giuseppe Moles ed ex ministri come Mario Baccini. In cattedra anche la psicosessuologa, Sara Negrosini, che avrà due appuntamenti, il primo sul ‘public speaking: l’arte di comunicare in politica’, il secondo, in forma di laboratorio, sul ‘linguaggio del corpo nella comunicazione pubblica e istituzionale’. Non è escluso che alcune Lectio magistralis potrebbe tenerle anche lo stesso Berlusconi.

“Vogliamo riaccendere nei nostri futuri politici il senso di responsabilità e l’entusiasmo nel perseguire con competenza, serietà e concretezza gli ideali europeisti, atlantisti, garantisti, cattolici e liberali” è la presentazione della scuola che campeggia nella home page del sito. Nell’ambizione azzurra è il momento di puntare “a politici professionisti, competenti e preparati, in grado di realizzare le misure necessarie a sostenere concretamente le famiglie, a garantire un sistema fiscale equo e giusto, a riformare il sistema giudiziario, a rafforzare il settore dell’impresa e a rilanciare l’economia nazionale”.

I corsi sulla piattaforma telematica, realizzata in collaborazione con l’Università Cusano di Roma, sono distribuiti in quattro aree tematiche e prevedono l’erogazione di crediti formativi riconosciuti. Dal settore politico-amministrativo, a quello economico-finanziario, a quello tecnologico-ambientale, cui si aggiungono alcuni moduli di approfondimento sulla comunicazione politica e sull’approccio alla gestualità nel linguaggio in pubblico.

I corsi sono aperti a tutti i “cittadini con uno spirito liberale ed europeista”. Il costo della quota d’iscrizione è di 3mila euro.

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