Nonostante l’edificio fosse stato ristrutturato solo due anni fa, l’ala posteriore è crollata. Gli studenti hanno raccontano che già domenica c’era stata una scossa. All’interno della Casa l’avevano avvertita. Questa volta però, al contrario di quanto era accaduto una decina di giorni fa, si era deciso di non evacuare l’edificio. Fortunatamente in questi giorni alloggiavano nella Casa circa 60 studenti nonostante ci siano 120 posti letto. Ma la rabbia degli studenti non trova pace: “In questi ultimi otto giorni ci sono state molte scosse – ha raccontato tra le lacrime una studentessa -, abbiamo contattato i vigili ma spesso non ci hanno risposto. Anche ieri sera alle 23 siamo usciti. Nessuno ci ha detto niente. Siamo rientrati…”.
Gli studenti non ce l’hanno fatta a sopportare il dolore quando hanno visto che un loro compagno, 21 anni, originario di Antrosano, frazione di Avezzano, non ce l’ha fatta. Dalle macerie, invece, è stato estratto in vita uno studente di Fermo, 20 anni, che si è salvato in un modo incredibile: alla notizia della scossa con epicentro nell’aquilano la sorella lo ha chiamato al cellulare e lui, da sotto le macerie, è riuscito a risponderle e a dare indicazioni affinché i soccorritori potessro individuarlo e portarlo in salvo.
Il ragazzo è sotto choc ma sta bene, non ha riportato ferite né traumi, ed è già rientrato a casa. Tra quel che resta della Casa dello Studente si scava ancora. Intanto il bilancio si fa sempre più tragico: al momento si contano 92 morti e ancora molti dispersi.