La risposta dei “Baroni” al ministro Carrozza: “Parole senza senso, la colpa è della politica”

ministro Carrozza

“I professori over 70? Chi rimane in ruolo offende il proprio Ateneo e i giovani”. Non si è fatta attendere la risposta dei professori universitari italiani alla battuta rilasciata a Radio24 dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza.

“Un po’ di demagogia”, “parole senza senso dette da chi dovrebbe conoscere bene i gravi problemi dell’università, molti imputabili alla politica, ai tagli decennali e al blocco del turnover”, commentano ai microfoni del Fatto i docenti anziani intervistati all’Università La Sapienza di Roma.

Il titolare del dicastero di Viale Trastevere non aveva usato mezzi termini nei confronti dei vecchi professori: “Sono poco generosi e onesti e offendono l’università”.

“Sono parole inaccettabili – hanno commentato i diretti interessati -, noi andiamo già in pensione a settant’anni, al massimo qualcuno può chiedere delle proroghe, ma con molti vincoli, che devono essere accettate dal rettorato”, ribattono i docenti.

“E’ sbagliato metterlo sul piano della generosità, serve una legge valida per tutti, all’estero vanno in pensione a 65 anni come tutti gli statali” afferma una professoressa di lettere.

Il caos parte dalla bocciatura delle legge Gelmini da parte della Corte Costituzionale. Il limite fissato dei 70 anni per i professori universitari, senza concedere due anni di proroga previsti per tutti gli statali, è risultato agli occhi della Consulta, infatti, illegittimo. Di fatto oggi un professore può andare in pensione anche a 72 anni se il rettore lo concede, ma per delle motivazioni e secondo dei requisiti ben specifici.

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