“Il ministro Gelmini si vanta di aver cambiato residenza per superare meglio l’esame e si giustifica dicendo che aveva fretta di lavorare – accusa Fausto Raciti dei giovani del Pd -, proprio in questi giorni decine di migliaia di studenti hanno partecipato ai test per le iscrizioni alle università. Visto che tutti loro hanno bisogno di studiare e poi di lavorare, perché il ministro non ci ha messo a disposizione una mappa sulle università più facili? Sarebbe stata una buona occasione per seguire le sue tracce”.
E anche l’Unione degli Universitari affonda il dito nella piaga. “Le argomentazioni del Ministro avrebbero potuto spingere chiunque altro a compiere la stessa scelta – spiegano in una nota – eppure tante sono le persone che ogni anno si confrontano con tutti i rischi di una selezione di questo tipo. Era forse il Ministro incerto sul suo valore? Con questo atto il Ministro ha aggirato vergognosamente la legge e ancor più vergognosamente anche a distanza di anni difende le sue scelte, come se chi fosse da premiare fossero i furbi che riescono ad ideare escamotage per ottenere i propri scopi piuttosto che chi si impegna per raggiungere un obiettivo”.
Un tema caldo, insomma, che ha tutta l’aria di scaldare l’autunno alle porte.