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Iscrizione all’università, ecco tutti i bonus e i sostegni previsti per il 2025

Marco Vesperini by Marco Vesperini
26 Agosto 2025
in Università
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Si avvicina l’inizio dell’anno accademico 2025/26 per gli studenti universitari in Italia, ma come si fa l’iscrizione all’università? Lo scorso mese sono iniziate le immatricolazioni nella grande maggioranza delle università, mentre i dati degli scorsi anni registrano il segno più sul numero di studenti che decide di continuare la formazione: nello scorso anno accademico sono infatti aumentati del 5,3% rispetto a marzo 2024. 

E mentre le iscrizioni alle facoltà di Medicina hanno raggiunto quota 54.313 nell’anno in cui inizia il nuovo sistema di selezione che prende il posto del test d’ingresso, sono in molti gli studenti che si interrogano su quali bonus e benefici è possibile richiedere per avere un aiuto nel sostenere le molte spese che caratterizzano il percorso universitario.

L’Isee per l’iscrizione

La prima cosa da ricordare, in fase di iscrizione, è presentare l’Isee universitario. Si tratta dell’indicatore obbligatorio per ottenere la riduzione delle tasse in base al reddito che viene dichiarato, ed è necessario anche per avere accesso alle borse di studio. In caso non venisse presentato, lo studente dovrà pagare la tassa più alta prevista dall’ateneo scelto.

Importante ricordare anche che è possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi una parte delle spese sostenute per frequentare l’università. Come ricordato dall’Agenzia delle Entrate nella guida per il 2025 infatti “la detrazione spetta, nella misura del 19 per cento, delle spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea presso università statali e non statali, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri”. La detrazione, ricorda ancora l’Agenzia delle Entrate, spetta per le spese sostenute per la frequenza di: corsi statali di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale; corsi di istruzione universitaria; corsi universitari di specializzazione; corsi di perfezionamento tenuti presso l’università; master universitari; corsi di dottorato di ricerca; istituti tecnici superiori (ITS); nuovi corsi istituiti ai sensi del citato DPR n. 212 del 2005 presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati.

L’agenzia delle Entrate specifica poi quali sono le spese specifiche che è possibile portare in detrazione: tasse di immatricolazione ed iscrizione (anche per gli studenti fuori corso); le spese sostenute per la c.d. “ricognizione” (si tratta di un diritto fisso da corrispondere per anno accademico da coloro che non abbiano rinnovato l’iscrizione per almeno due anni accademici consecutivi, che consente di riattivare la carriera pagando e regolarizzando eventuali posizioni debitorie relative ad anni accademici precedenti al periodo di interruzione); soprattasse per esami di profitto e laurea; la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea, eventualmente previsti dalla facoltà, in quanto lo svolgimento della prova di preselezione costituisce una condizione indispensabile per l’accesso ai corsi di istruzione universitaria; a frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) per la formazione iniziale dei docenti istituiti presso le facoltà universitarie o le istituzioni di alta formazione artistica, musicale, e coreutica; la frequenza di corsi di formazione universitari o accademici per il conseguimento dei CFU/CFA per l’accesso al ruolo di docente.

Bonus affitto fuorisede

Èutile poi ricordare l’esistenza di un bonus per sostenere le spese d’affitto per gli studenti universitari fuorisede. Il sostengo è finanziato dal Fondo per studenti fuori sede. Per richiederlo, è necessario appartenere a un nucleo familiare con un Isee non superiore a 20 mila euro e l’importo massimo previsto del bonus è di 279,21 euro. Invece gli studenti che non soddisfano questi requisiti possono  beneficiare di una detrazione fiscale che si applica ai contratti di locazione stipulati da studenti universitari e richiede che il domicilio sia a una distanza minima di 100 chilometri dal Comune di residenza. L’agevolazione è pari al 19% dell’importo massimo deducibile, fissato in 2.633 euro, per un massimo di 500 euro. Per redditi familiari fino a 120 mila euro la detrazione è totale, mentre per redditi compresi tra 120 e 240 mila euro è parziale.

Carta Cultura e del Merito

Infine, bisogna ricordare l’esistenza di due sostegni per le persone appena diventate maggiorenni e per i neodiplomati con il massimo dei voti, dunque utilizzabili anche da chi decide di iscriversi all’università: la Carta della Cultura Giovani è un incentivo del valore di 500 euro destinato ai ragazzi e alle ragazze nati nel 2006, residenti in Italia o in possesso di un permesso di soggiorno valido. Per accedere al contributo è necessario avere un Isee familiare non superiore ai 35mila euro. La Carta del Merito è invece riservata agli studenti che hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti, anche con la lode, entro i 19 anni di età. Possono richiederla i giovani residenti in Italia o in possesso di un permesso di soggiorno valido. Anche questa ha un valore di 500 euro. 

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