Sono aperte dalle 7 di questa mattina le urne in Iraq per le elezioni parlamentari 2025, un voto che si svolge sotto l’influenza di Stati Uniti e Iran.
Il Paese resta al centro di un delicato equilibrio geopolitico, con Washington e Teheran che osservano da vicino l’esito della consultazione.
Il premier uscente Mohammed Shia al-Sudani, vicino agli ambienti filo-iraniani, punta a un nuovo mandato dopo mesi di proteste e tensioni interne.
L’affluenza si preannuncia bassa, segno della disillusione di gran parte della popolazione verso una classe politica segnata da corruzione e crisi economica.
Secondo le autorità locali, le operazioni di voto procedono in modo regolare. Restano tuttavia i timori per l’influenza delle milizie sostenute dall’Iran e per l’impatto che il risultato potrebbe avere sui rapporti tra Baghdad, Washington e Teheran.
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