Il progetto che vede la Campania in primissima linea in tutta Italia, è “Dottorato di ricerca in Azienda, un valore aggiunto” ed è stato presentato presso l’Unione degli Industriali di Napoli. “La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli troppo elevati nella regione. Attraverso questo nuovo meccanismo il mercato del lavoro riceverà una forte spinta ma soprattutto ci sarà uno scambio equo tra gli attori della convenzione” ha spiegato il Presidente di Confindustria Campania Giorgio Fiore. Uno scambio equo ovvero che da ai laureati la possibilità di trovare occupazione e alle aziende di poter usufruire di giovani in grado di fare la differenza. Tecnicamente, gli atenei potranno attivare convenzioni con soggetti pubblici e privati che hanno interesse nella ricerca e, queste aziende, usufruiranno per tre anni delle competenze del giovane, risolveranno tutti quei problemi che richiedono attività di ricerca (come sviluppo e produzione di prodotti) ed avranno accesso al patrimonio tecnologico e di know-how delle università senza poi contare i vantaggiosi sgravi fiscali di cui godranno.
Ed è proprio dalla Regione Campania che arriva un valido contributo per la realizzazione del progetto: uno stanziamento di 654 borse dell’importo di 13.000 euro ciascuna per tutti i giovani campani che intendono conseguire il dottorato di ricerca. Le sole limitazioni previste sono di tipo anagrafico: non bisogna aver superato i 29 anni, è necessario essere residenti sul territorio regionale ed infine il 50% dei finanziamenti è da destinarsi alle donne.