Quello che si aprirà tra pochi giorni, potrebbe essere il primo anno scolastico che partirà con tutti i docenti e i supplenti in cattedra già dal primo giorno di scuola. In tempi record, infatti, l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio ha pubblicato il bollettino con le nomine dei supplenti annuali. Da anni, le attribuzioni degli incarichi dei supplenti sono il nodo che fa rallentare la ripartenza dell’anno scolastico, con intere classi che, per mesi, restano in attesa del loro docente annuale. L’Ufficio scolastico regionale per il Lazio ha accelerato sempre di più, negli anni, la procedura delle nomine, pubblicando i bollettini già dai primi di settembre. Fino ad arrivare a quest’anno, con la pubblicazione delle nomine annuali il 30 agosto. Una sorpresa per i dirigenti scolastici ma soprattutto per i docenti che aspettavano di sapere la sede che gli era stata assegnata.
I supplenti
A Roma e provincia, sono 8 mila le cattedre annuali assegnate ai supplenti sulla base delle richieste avanzate dalle scuole nei mesi precedenti. Nomine che vanno dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori. A oggi, quindi, ogni cattedra è stata assegnata, ma resta il nodo delle rinunce. Il 1 settembre, infatti, ogni supplente doveva presentarsi presso la segreteria della scuola che gli era stata assegnata per confermare la presa di servizio. Pena, la decadenza della nomina. Con alcune deroghe: nel caso di malattie o richieste speciali, la presa di servizio può essere posticipata, previo avviso da parte del docente. Gli uffici sono quindi al lavoro per valutare le eventuali assenze: se dovute a malattie o a rinunce. Un caso, il secondo, non così diffuso, perché le attribuzioni sono state elaborate da un algoritmo sulla base delle preferenze indicate dagli stessi supplenti.
Può accadere che ci siano stati errori o nella compilazione della domanda, nell’attribuzione dell’incarico, o che ci siano ripensamenti da parte dei docenti. In quel caso, se il supplente non accetta l’incarico, la nomina decade (ma il docente poi non potrà più ottenere una supplenza annuale, solo incarichi più brevi di pochi mesi). Per questo l’Usr Lazio pubblicherà, entro l’inizio delle lezioni, un secondo bollettino con le cattedre non assegnate nel primo turno. Quest’anno, poi, c’è una seconda novità che renderà ancora più rapido l’avvio della didattica. È entrata in vigore, infatti, la norma che consente ai docenti di sostegno di continuare a seguire lo stesso alunno che gli era stato attribuito l’anno precedente.
La continuità didattica per gli studenti disabili
Si chiama “continuità didattica”, ed è stata introdotta quest’anno a livello nazionale. Permette alle famiglie con figli disabili di chiedere che venga confermato lo stesso docente di sostegno dell’anno precedente. Un modo per garantire, appunto, continuità didattica e formativa ad alunni con fragilità. A Roma e provincia, sono stati confermati gli incarichi a 3200 docenti di sostegno. Oltre 870 le conferme a Latina, 472 a Viterbo, 351 a Frosinone e 190 a Latina. Anche in questo caso, le nomine sono avvenute a fine agosto. La procedura era semplice: le famiglie dovevano avanzare una richiesta formale alla scuola, mentre il docente di sostegno poteva accettare o meno l’incarico. Anche sul fronte del sostegno, quindi, l’assegnazione dei docenti annuali sarà più rapida, e permetterà un avvio sereno di nuovo anno agli alunni disabili.
Soddisfatta Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Usr Lazio. “Con pari tempestività delle immissioni in ruolo, è stata garantita la copertura di numerose cattedre di sostegno, grazie alla conferma della continuità didattica per le alunne e gli alunni con fragilità – ha commentato raggiunta da Corriereuniv.it – una misura introdotta quest’anno dal ministero, che rappresenta un passo significativo verso una scuola più inclusiva e stabile, rafforzando il diritto allo studio e la qualità dell’intervento educativo”. Sorpresi e increduli per la rapidità delle nomine, anche docenti e presidi. “Queste tempistiche non si erano mai viste, per lo meno a Roma – dice Cristina Costarelli, dirigente del Galilei e rappresentante dei presidi del Lazio per l’Anp – resta ancora il nodo delle rinunce, ma si parla di questioni marginali rispetto a un salto in avanti davvero importante. Così possiamo organizzare un orario affidabile fin da subito. E poi, grazie alla novità della continuità didattica per i docenti di sostegno, anche chi ha un incarico annuale sa già che troverà lo stesso alunno seguito lo scorso anno. Un’azione importante per le famiglie, i docenti e soprattutto gli studenti disabili”.
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