Il rapporto tra scuola e lavoro non funziona. L’idea di Valditara: “Imprenditori come docenti”

Un ponte che colleghi scuola e lavoro: è quello che vorrebbe realizzare a breve il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per cercare di limitare il gap che attualmente esiste tra questi due mondi troppo lontani tra di loro e che ogni anno manda letteralmente in fumo migliaia di potenziali posti di lavoro.

“In Italia abbiamo una grave emergenza, che riguarda innanzitutto i nostri giovani, ovvero il mancato allineamento tra scuola e lavoro – ha detto Valditara intervenendo a un convegno sul tema organizzato a Milano da Unione Artigiani – I dati sono allarmanti: le difficoltà di reperimento del personale sono pari al 45,6 per cento, dato in crescita rispetto al 38,6 dell’anno precedente. Riguarda dirigenti (66%), operai specializzati (61.9), tecnici, conduttori di impianti, operatori delle professioni intellettuali e scientifiche. Il tempo medio di ricerca da parte dell’imprenditore per ricoprire le posizioni nelle aziende supera i quattro mesi”.

Per il ministro dell’istruzione una delle ragioni per cui i giovani non trovano lavoro è che “non hanno qualifiche necessarie o le hanno in modo inadeguato. Vuol dire che il sistema formativo non funziona. Che la scuola debba essere sempre più collegata al mondo del lavoro è ormai un assioma che soltanto chi guarda al passato e non al futuro può negare. Occorre superare la gerarchizzazione culturale e sociale che
vede contrapposti liceo e istituti”.

Tra le idee in campo c’è quella della realizzazione della cosiddetta “filiera del campus” che metta in stretto collegamento istruzione e formazione professionale con mondo degli Its e “che consenta un percorso che sia di continuità, un 4+2, accelerando la sperimentazione che in passato era molto limitata e fine a sé stessa del quadriennale”. Un altro tema, poi, sul quale si sta riflettendo e che rappresenta un vecchio cavallo di battaglia del ministro Valditara riguarda l’apertura delle scuole al mondo imprenditoriale, con un suo intervento diretto anche all’interno del corpo docenti. “Nell’istruzione tecnica professionale statale debbano poter insegnare, laddove sia richiesto per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo – ha concluso Valditara – anche imprenditori professionisti e tecnici provenienti dal mondo dell’impresa proprio per arricchire l’offerta”.

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