Il libro “profetizza” su come il profilo della comunicazione internazionale cambierà radicalmente in virtù della crescita esponenziale dell’apprendimento della lingua inglese in Cina e dell’apprendimento della lingua cinese nel resto del mondo.
Gli autori affermano che il numero attuale di studenti di inglese di nazionalità cinese è superiore al numero complessivo degli americani. Tuttavia essi apprendono una forma “addomesticata” della lingua di Shakespeare tramite l’acquisizione di parole, adottate per propositi sociali e di identità nazionale.
La professoressa Orton, esperta dell’inglese internazionale, sostiene che i nativi di lingua inglese devono imparare a interagire con questa nuova forma del linguaggio: “Il modo in cui l’inglese è usato, come lingua franca, cambierà in accordo con l’aumento dei cinesi che parleranno in inglese“.
Allo stesso tempo la Cina è impegnata in un’esplicita campagna per diffondere la lingua e la cultura cinese, fattore che avrà un significativo impatto globale. “Stiamo assistendo a forti sforzi di spingere l’apprendimento del cinese, oltre i confini del “grande paese”, non solo nelle nazioni occidentali, ma anche in Asia , Africa, Medio Oriente e Sud America“- continua la Orton.
LoBianco, docente del linguaggio e autore della politica nazionale sulla lingua inglese in Australia (del 1987) afferma che le lingue comportano implicazioni significative per le identità individuali come dimostra l’interazione tra il cinese e l’inglese. “Così come le lingue possono e devono avere scopi pratici e culturali, è chiaro che hanno conseguenze profonde sull’identità delle persone. Sebbene quest’influenza tenda a essere discussa come Occidentalizzazione. Stiamo assistendo a un modello di reciproca influenza“.
L‘influenza orientale ha innalzato i nostri stili di vita e le opportunità commerciali in molti modi. Ed è per questo, dichiara LoBianco- che è necessario accogliere il rapido sviluppo della Cina nel mondo e incoraggiare la nostra gente non solo ad imparare la lingua, ma anche la loro cultura“.