Peccato che non sono d’accordo i lavoratori e nemmeno i sindacati ma c’è anche chi prende di buon grado l’iniziativa come una lavoratrice che a Repubblica ha spiegato: “ho 57 anni e ridurre di dieci ore settimanali i turni non sarebbe male. Il lavoro non è pesante, ma si fanno i turni giorno e notte. E poi la mia ragazza vorrebbe mettere su casa”.
“Tagliando lo stipendio del papà e chiamando al lavoro il figlio a paga ridotta, invece di produrre ricchezza si creano due poveri” dichiarano Fli e Cgil.