Chi sceglie la facoltà di Giurisprudenza può arrivare a rivestire ruoli di estrema importanza nella società ma deve sapere che dopo la laurea il percorso sarà ripido e non proprio facilissimo. Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, la percentuale di studenti che riesce a trovare lavoro subito dopo la laurea è tra le più basse (21,9%).
In più, chi ambisce a diventare avvocato deve mettere in conto, dopo il conseguimento del titolo, gli anni di praticantato e specializzazione: l’occupazione dei giuristi, a tre anni dal titolo, è pari al 52,6%, che è ancora una stima abbastanza bassa in confronto ad altre aree di studi.
Coloro che puntano il loro futuro sull’area giuridica, quindi, devono esser pronti a rimboccarsi le maniche e a farsi strada nel mondo del lavoro che, soprattutto per l’area giuridica, si presenta quanto mai selettivo e competitivo. Lo stipendio medio del neolaureato in Giurisprudenza si aggira attorno ai 1.226.
Il grado di soddisfazione degli studenti dopo la fine degli studi è, tuttavia, molto alto: la maggior parte risceglierebbe il percorso di studi in Giurisprudenza e non si presenta troppo spaventato dalle basse statistiche occupazionali. Più della metà degli studenti di area giuridica sceglie di perfezionare la propria formazione con una specializzazione o un praticantato oppure con tirocini presso aziende.