Ad aprire i lavori, il Preside della facoltà di sociologia Gianfranco Pecchinenda: “I giovani sono senz’altro la categoria più difficile della nostra società e quindi bisogna evidenziare tutte quelle caratteristiche che possano migliorare I loro spazi” ha esordito. Era presente anche il Presidente dell’A.Di.S.U. Ugo Marani che, discutendo la “questione giovanile” di quest’epoca ha dichiarato: “Ricordando una celebre frase di Woody Allen “Neanche il futuro è più quello di una volta” posso dire che la situazione in cui viviamo è piuttosto complicata. Il berlusconismo e gli –ismi in generale si trascinano per più di quindici anni anche dalla loro fine. I ragazzi dovranno combattere molto”.
Il Coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani, Lello Savonardo, ha poi introdotto Derrick de Kerckhove del McLuhan Program di Toronto che ha spiegato: “Oggi i giovani hanno la capacità del multitasking ovvero, riescono a fare molte cose contemporaneamente. Questo consente loro di avviare dei processi di espansione cerebrale che non troviamo nelle generazioni passate”. Altro aspetto importante, evidenziato dalla responsabile della ricerca dell’Osservatorio Giovani Amalia Caputo, è la responsabilità degli adulti nei confronti delle neo generazioni: “I genitori, i parenti e gli adulti in generale hanno il dovere di indirizzare i ragazzi nel cammino della vita. E’ importante condividere esperienze e pensieri con i coetanei ma anche con chi è più grande”.
I giovani napoletani sono quindi sempre online e dimostrano una grande forza creativa attraverso strumenti musicali, la danza, la pittura e altre attività. A rappresentare la creatività dei giovani, l’osservatorio ha ospitato Maurizio Capone dei BungtBangt, gruppo musicale che riutilizza i rifiuti per produrre musica. “Per essere giovani forti e creativi dobbiamo farci accompagnare dallo stupore per le cose. Io guardo sempre i bambini, loro sono il futuro e dovrebbero riuscire a mantenere quella meravigliaper salvare il mondo” ha affermato Capone.