L’11 ottobre, si celebra la Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze. L’Unicef ricorda che nel mondo una ragazza su cinque si sposa durante l’infanzia, 122 milioni non frequentano la scuola e quasi quattro su dieci non completano la scuola secondaria superiore. Quasi una ragazza su quattro tra i 15 e i 19 anni che ha avuto una relazione ha subito violenza dal partner. Più di un terzo degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni ritiene giustificabile che un marito picchi la moglie in alcune circostanze.
“Nonostante i progressi compiuti negli ultimi trent’anni nella vita delle bambine e delle adolescenti, i loro diritti continuano a essere violati in molte parti del mondo”, ha dichiarato Nicola Graziano, presidente di Unicef Italia. “Questa giornata è un momento fondamentale per celebrare le bambine, amplificare le loro voci e sostenere la loro leadership. Il cambiamento è possibile. Valorizzare le ragazze è una delle scelte più lungimiranti, perché porta benefici a loro e alle comunità”.
L’Unicef collabora con gruppi e associazioni guidate da ragazze per costruire un mondo in cui le loro voci siano ascoltate e trasformate in azioni concrete nella definizione delle politiche e nelle risposte umanitarie. Quando le bambine vengono incluse, tutta la società ne beneficia.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha scritto sui social: “Siamo impegnati a partire dalla scuola a promuovere il rispetto, combattere le discriminazioni e valorizzare i talenti di bambine e ragazze. Garantire una vera parità di diritti è fondamentale per costruire una società più giusta e moderna, grazie al contributo straordinario delle donne nei diversi campi sociali ed economici. Alle future donne il mio augurio è di non perdere mai fiducia in loro stesse”.
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