«Anche quest’anno – spiega il professor Antonio Di Grado, ideatore della manifestazione insieme con il preside Enrico Iachello – la facoltà di Lettere e Filosofia vara un articolato programma di iniziative culturali, destinate non solo agli studenti ma alla città: il riscontro positivo degli anni scorsi ci ha promosso, infatti, a soggetto tra i più attivi di produzione e diffusione di eventi culturali tutt’altro che effimeri, legati come sono a un patrimonio di competenze e valori che è il nostro e che si offre a tutti, con continuità e coerenza tematica, ben oltre i destinatari, le scadenze e le modalità della didattica tradizionale».
L’evento centrale di questo ricco programma è certamente il MitiFest: una settimana di conferenze multimediali, eventi musicali e teatrali, mostre e rassegne sui miti del nostro presente e sulla “fabbrica del mito”. L’iniziativa intende estendere al presente il tema dei miti antichi e della loro persistenza (e metamorfosi) nei secoli successivi: quest’anno, perciò, la facoltà consacrerà il suo festival annuale ai miti d’oggi, alle icone, ai grandi temi, alle figure e alle opere oggetto di culto nel nostro presente e nel passato prossimo.
Conferenzieri prestigiosi, artisti e studiosi, personalità del giornalismo e dello spettacolo – affiancati da concerti, mostre, proiezioni e performance teatrali – intratterranno il pubblico sui miti della modernità: da quelli storico-politici (Garibaldi, Gandhi, l’Europa, il Muro di Berlino) a quelli musicali (da Bellini alla Callas, dai divi del rock a De Andrè), da quelli dello sport a quelli del cinema, dai miti del territorio (Sant’Agata e l’Etna) a miti quali quello del volo (da Icaro a D’Arrigo) e della tecnica (oggetto della conversazione introduttiva di Galimberti nonché di una performance futurista).