La produzione di etanolo in un modo che sia sostenibile per le popolazioni, e cioè senza togliere troppi ettari di terreno alle coltivazioni agricole, può essere incentivata recuperando scarti di produzione che oggi semplicemente vanno persi. La coltivazione dei cocomeri produce molti scarti, il 20% dei cocomeri prodotti resta sui campi perchè ha una forma esteticamente non appetibile e che quindi il consumatore difficilmente acquisterebbe, oppure perchè presenta macchie o imperfezioni sulla buccia, anche queste dei deterrenti alla vendita.
Piuttosto che perderli, questi scarti possono essere utilizzati per produrre etanolo: gli esperti hanno infatti dimostrato che dal succo zuccherino dell’anguria si può ricavare facilmente, per processo di fermentazione, etanolo. I ricercatori hanno calcolato che si ottengono 0,4 grammi di etanolo per ogni grammo di zucchero, e che quindi per ogni ettaro di angurie si possono produrre 220 litri di etanolo, una quantità non trascurabile, soprattutto se pensiamo che per produrla sono stati usati scarti, quindi con un processo praticamente a ‘costo zero’.
Manuel Massimo