“Nessun confronto si è da allora realizzato con le Istituzioni – si legge in una nota dell’Associazione – mentre il Governo e il Parlamento hanno continuato ad adottare provvedimenti improvvisati e parziali, che hanno ancora di più aggravata la crisi dell’università senza risolverne le attuali indubbie criticità, da noi sempre sottolineate”.
E’ per questo che i docenti rinnovano “con forza l’invito a un confronto immediato, reale e approfondito”. Ma soprattutto lanciano un appello a tutti i componenti del mondo universitario affinché “si impegnino in prima persona per impedire la cancellazione dell’università pubblica, destino al quale essa è condannata per i tagli decisi per il 2010″. “L’abolizione dei tagli e nuovi consistenti finanziamenti sono solo la premessa – prosegue la nota – per il rilancio dell’Università che richiede anche un intervento legislativo che affronti le questioni nella direzione indicata nel nostro “Programma”, in un contesto Europeo e mondiale che ha fatto dell’investimento nella conoscenza uno degli strumenti fondamentali per il superamento della crisi economica”.
Infine l’Associazione dei docenti invita a convocare dalla prossima settimana, in tutti gli atenei, assemblee aperte a tutte le componenti e annunciano un’Assemblea nazionale a Roma prevista per la seconda metà di aprile.