Seguire le proprie passioni, affrontare le difficoltà e non avere paura anche di sbagliare: sono i temi centrali emersi durante la conferenza ‘Dalla scuola all’azienda: i giovani incontrano gli imprenditori’, moderata da Eugenio Miccone, presidente dei Giovani Confcommercio Roma, durante l’ultima giornata dello Young International Forum, presso i Cinecittà Studios. Cinque giovani professionisti hanno raccontato le loro esperienze, offrendo consigli concreti ai ragazzi. Raffaele Nudi, fondatore di Replycare Srl, ha parlato dell’importanza dell’innovazione e delle start-up: “Creare lavoro e prodotti che generano valore per i cittadini, soprattutto nel settore sanitario, è la mia vera passione. Le esperienze personali e il contesto familiare sono fondamentali per costruire le proprie ambizioni”. Il giovane imprenditore ha evidenziato quanto sia stato importante per lui fare esperienza all’estero. “Ad un certo punto mi sono preso dieci mesi di pausa per viaggiare e conoscere altre realtà: Australia, Stati Uniti ecc. Volevo capire come si sviluppano gli ecosistemi sanitari imprenditoriali altrove. Quell’esperienza mi ha dato nuova energia. In Italia abbiamo menti brillanti ma serve maggiore organizzazione per immaginare un futuro positivo”.

Tra i relatori alla conferenza anche la giovane archeologa Alice Poletto, già docente alla John Cabot University, che si è soffermata sul percorso “controcorrente” che l’ha portata dagli studi umanistici al dottorato a Oxford: “Ho seguito la mia passione per il patrimonio culturale e oggi insegno e porto avanti progetti di divulgazione, come la mia pagina Instagram @sibylla_archaeologist, dove cerco di raccontare il mondo antico in modo più leggero”. Alice ha preferito spendere il suo tempo, oltre che per la carriera accademica, anche per comunicare l’archeologia in modalità innovative attraverso i social: “Il mio obiettivo è creare una narrazione diversa dell’antichità, per avvicinare le nuove generazioni a culture antiche che serve conoscere anche per avere maggiori strumenti con cui interpretare il presente”.
L’impresa oltre la paura dell’errore
Non sempre l’abito fa il monaco. Francesco Cianfarani, fondatore del magazine “The Roman Post”, non è laureato, anche se ha frequentato cinque anni di università. “Il mio percorso accademico mi è servito per fare rete e confrontarmi con persone esperte. Mi ha insegnato a mettermi in gioco, a provare, a sbagliare e a scoprire ciò che si ama fare è la chiave del successo”. Cianfarani viene da una famiglia di avvocati, ma ha scelto di intraprendere una carriera lavorativa diversa e aprire un’agenzia di comunicazione. “Quando guardiamo i curriculum dei nuovi assunti raramente vediamo dove hanno studiato, siamo più interessati a capire cosa sanno fare, la loro passione e i loro interessi perché: se non fate ciò che vi piace non diventerete mai bravi a farlo”.

Federica Catalucci è tra i cinque relatori quella con più esperienza, attualmente trasformation manager di Triumph Group International, ha sottolineato nel suo intervento come “sia fondamentale per un manager di un’azienda conoscere il lavoro dietro ai ruoli delle sue varie figure chiave e non settorializzarsi soltanto”. La manager ha raccontato di come abbia “cambiato molti ruoli in dodici anni”, ricordando come “ogni passaggio, anche se difficile, sia stato fondamentale”. “Oggi so che errori e feedback sono alleati indispensabili: aiutano a crescere, a migliorare la direzione dell’azienda e a trovare, per sé e per gli altri, la giusta strada”.
Saper innovare facendo esperienza fuori dalla zona di confort
“Quando entrate in un’azienda, entrate sempre in punta di piedi. Abbiate le vostre idee, ma rispettate anche le persone che ci lavorano da tempo e che hanno contribuito a costruirne la storia, sia che si tratti di un’azienda familiare, sia di un’altra realtà”, lo ha affermato Andrea Paolantoni, food and beverages manager del gruppo Palombini. “Investite su questo, perché è fondamentale poi avere sia la capacità, ma anche la possibilità di cambiare il modus operandi interno all’azienda e innovare”. Per il giovane imprenditore “bisogna ricordarsi di non avere paura di sbagliare, quando vinco va bene, quando perdo imparo”. Paolantoni, rispondendo ad un ragazzo riguardo un consiglio per la propria azienda di famiglia ha affermato: “Lavora qualche anno per un competitor forte, poi inserisciti nella tua azienda, in quel caso con un bagaglio preso altrove potrai dare qualcosa in più rispetto al solo studio”.
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