In primo luogo, la Crui ha ribadito il proprio impegno «a contribuire a una rapida definizione di provvedimenti legislativi e normativi che, entro una strategia coerente e coordinata, affrontino con decisione e volontà di rinnovamento le maggiori criticità e urgenze riguardanti la vita universitaria». La governance degli Atenei è tra le priorità della Crui che l’ha definita «attualmente vincolata da una normativa superata e che va conseguentemente rivista in funzione di un coerente e rinnovato modello istituzionale».
In tale prospettiva la Crui intende «riconsiderare il complesso delle funzioni decisionali, la composizione dei vari organi, il loro ruolo e le loro responsabilità nella programmazione e nella allocazione delle risorse e prevedendone un assetto che eviti ogni accusa di autoreferenzialità della componente accademica».
La Crui, inoltre, ha evidenziato la necessità di «impegnarsi nello sviluppo di efficaci sistemi di verifica, controllo e certificazione della qualità delle funzioni istituzionali assolte, da affidare a soggetti terzi». Altro obiettivo è la modalità di reclutamento della docenza: la Crui intende «porre fine alla assurda situazione che vede una legge in vigore non applicata, anche perché oggettivamente inapplicabile per le conseguenze alle quali darebbe luogo, e riattivare, invece, una normativa già abrogata e sulla quale sono state espresse forti riserve».
Manuel Massimo