INTRODUZIONE
Le Biotecnologie sono una disciplina in rapida evoluzione che unisce biologia, chimica, fisica e informatica per sviluppare soluzioni concrete a sfide globali: salute, sostenibilità, alimentazione, ambiente. Si tratta di un settore trasversale, definito “tecnologia abilitante”, perché capace di trasformare la ricerca scientifica in applicazioni reali, innovative e ad alto impatto. Abbiamo intervistato il Prof. Luca Natalello, docente presso il Corso di Laurea in Biotecnologie dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, per capire meglio cosa si studia, quali sono gli sbocchi professionali e che tipo di studenti si cercano.
Un corso interdisciplinare, pratico e aperto a tutti
«Le Biotecnologie studiano i sistemi biologici a livello molecolare, biochimico e genetico, con un approccio quantitativo e sperimentale. Il nostro corso – spiega il Prof. Natalello – si basa su una solida formazione scientifica e su oltre 400 ore di laboratorio, a cui si aggiunge un tirocinio obbligatorio in laboratori di ricerca interni o esterni».
Il percorso è pensato per studenti con background diversi. «Anche chi proviene da scuole non scientifiche può affrontarlo, grazie ai corsi introduttivi di matematica, fisica, bioinformatica e chimica al primo anno. I tutorati e le attività didattiche innovative aiutano a superare le eventuali difficoltà iniziali».
Sbocchi professionali: ricerca, industria, salute
Le competenze acquisite permettono ai laureati di inserirsi in molti settori:
- Ricerca scientifica e controllo qualità
- Produzione in ambito farmaceutico, agroalimentare, cosmetico, ambientale
- Laboratori ospedalieri e centri di ricerca pubblici e privati
- Ruoli gestionali e commerciali legati allo sviluppo di prodotti innovativi
«La maggior parte degli studenti – continua Natalello – prosegue con una Laurea Magistrale, ma la triennale offre già solide basi per il mondo del lavoro».
L’IA entra nelle Biotecnologie
Anche l’intelligenza artificiale sta trasformando il settore. «Nel nostro Corso triennale introduciamo questi temi per dare una prima preparazione. Ma è con la Magistrale in Biotecnologie Industriali che si approfondiscono, soprattutto nel percorso “Biotecnologie informatiche e sistemiche”, dove l’IA è al centro».
La passione per le scienze e la scelta convinta
Il Prof. Natalello racconta la sua scelta: «Fin da ragazzo ero appassionato di fisica, chimica e biologia. Quando nacque il corso in Biotecnologie alla Bicocca capii che era ciò che cercavo: un equilibrio tra scienze di base e applicazioni concrete. Non ho mai avuto dubbi e rifarei tutto».
Il consiglio agli studenti: niente paura della matematica
«Il mio consiglio? Non farsi spaventare dalle materie scientifiche. Sono strumenti essenziali per comprendere i fenomeni biologici. E poi partecipare attivamente: lezione dopo lezione si cresce, si impara a fare domande, a collaborare, a vedere il mondo con occhi diversi».
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